Cuddure cu l'ova a Catania. Ma anche pupi cu l'ova, pani cu l'ova, aceddu cu l'ova... e tutte le modificazioni ortografiche relative alle diverse zone della Sicilia.
Cuddura cu l'ova altro non è che una corona con le uova, dolce tipico siciliano che si gusta in questo periodo, proprio in prossimità della Pasqua.
Si tratta di dolci di una sorta di pasta di pane (o pasta biscotto) a forma di colombe, agnelli, campane, croci, ognuna con un proprio significato simbolico. Per esempio, era tradizione che le donne regalassero ai proprio fidanzati cuddure a forma di cuore, come simbolo del loro amore.
Cuddura cu l'ova altro non è che una corona con le uova, dolce tipico siciliano che si gusta in questo periodo, proprio in prossimità della Pasqua.
Si tratta di dolci di una sorta di pasta di pane (o pasta biscotto) a forma di colombe, agnelli, campane, croci, ognuna con un proprio significato simbolico. Per esempio, era tradizione che le donne regalassero ai proprio fidanzati cuddure a forma di cuore, come simbolo del loro amore.
La loro origine risale ai primi anni del '900, quando ancora le uova di cioccolato non erano commercializzate e diffuse come oggi. Inizialmente costituivano una sorta di dolce dei poveri, difatti si era soliti prepararli in ambito contadino. Addirittura, all'inizio, erano preparate con la pasta di pane, versione che in alcuni paesi sopravvive ancora anche se, oggi, sono conosciute soprattutto come dolci.
Preparatene in grandi quantità (con questa dose vi verranno circa 5-6 cuddure) e regalatele a parenti ed amici, confezionate in sacchetti alimentari trasparenti decorati con qualche coccarda o nastrino.
Sono proprio bellissime da vedere! E non solo perché le ho fatte io. Ci tengo davvero tanto perché si tratta di una ricetta che avrà quasi mezzo secolo ed è quella di mia zia Santina, un'esperta oramai. Per lei non esiste Pasqua senza le cuddure. Ed è proprio da lei che ho imparato a farle. Mescolanza di tradizioni, ricette d'altri tempi, tramandate da bisnonna a nipote, da nonna a nipote e, adesso, da zia a nipote... Insomma, il valore affettivo è tanto. Se poi ci si aggiunge la voglia di stare insieme, di impastare e di cucinare è il massimo che si possa desiderare.
Sono proprio bellissime da vedere! E non solo perché le ho fatte io. Ci tengo davvero tanto perché si tratta di una ricetta che avrà quasi mezzo secolo ed è quella di mia zia Santina, un'esperta oramai. Per lei non esiste Pasqua senza le cuddure. Ed è proprio da lei che ho imparato a farle. Mescolanza di tradizioni, ricette d'altri tempi, tramandate da bisnonna a nipote, da nonna a nipote e, adesso, da zia a nipote... Insomma, il valore affettivo è tanto. Se poi ci si aggiunge la voglia di stare insieme, di impastare e di cucinare è il massimo che si possa desiderare.
Ingredienti
500 gr di farina 00
500 gr di farina di semola
300 gr di zucchero
125 gr di strutto
300-400 ml di acqua tiepida
200 gr di lievito madre
un pizzico di cannella
4 chiodi di garofano polverizzati
Per spennellare:
1 uovo sbattuto
Per decorare:
codette colorate
chiodi di garofano interi
8-10 uova sode
Fate bollire le uova fino a quando saranno sode (circa 10 minuti); fatele raffreddare. In una ciotola mettete la farina e formate la classica fontana. Versate al centro lo zucchero, il lievito madre, la cannella e i chiodi di garofano polverizzati. Impastate energicamente con le mani e aggiungete lo strutto a temperatura ambiente. Aggiungete l'acqua tiepida, circa 300-400 ml, tanto quanto basta per ottenere un impasto omogeneo. Stendete la pasta con il mattarello su un piano leggermente infarinato ad uno spessore di poco meno di 1 cm e ritagliate, con un coltello a lama liscia le forme desiderate (agnelli, campane, croci, colombe). Decorate a piacimento con fiori (io uso i chiodi di garofano per fare il pistillo o gli occhi degli animali), strisce di pasta e ghirigori (aiutandovi in questo caso con delle pinze per fondant). Disponete sulla pasta le uova sode (uno o più di uno, a secondo della grandezza della forma) e decoratele con delle strisce di pasta che vi passano sopra. Spennellate le cuddure con l'uovo sbattuto e cospargetele con le codette colorate (anche palline argentate se le avete). Disponetele su una teglia rivestita con carta da forno e cuocetele in forno preriscaldato a 180° per circa 30-35 minuti. Lasciatele raffreddare.
Perdonatemi, non posso risparmiarvi la sfilza di immagini! Ma solo perché non sapevo quale scegliere!:D
Perdonatemi, non posso risparmiarvi la sfilza di immagini! Ma solo perché non sapevo quale scegliere!:D
Guardo e riguardo le fotografie,questi dolci sono magnifici ( magari avessi la tua manualità)
RispondiEliminaBravissima,un abbraccio.
Una più bella dell'altra, complimentissimi!!!!!
RispondiEliminaSei bravissima, carinissima realizzazioni e che buone.........
RispondiEliminaMa che belli Ines io li adoro e finalmente ho trovato la ricetta.Qui a Siracusa li chiamiamo panareddi .I tuoi sono stupendi <3
RispondiEliminaQuesta ricetta è per cuddure di una specie di pasta di pane semidolce e speziata. C'è anche quella versione biscotto ma preferisco di gran lunga questa :)
Elimina